INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO, REQUISITI, ADHD

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO

L’indennità di accompagnamento (Legge 11 febbraio 1980 n. 18), è un contributo economico (per l’anno 2024, pari a 531,76 euro mensili) che prescinde da reddito ed età.

REQUISITI PER OTTENERE L’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO:

  • impossibilità di deambulare senza aiuto permanente di accompagnatore;
  • incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita senza continua assistenza.

 

I due requisiti sono alternativi.

 

COME RICHIEDERE L’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO:

  • recarsi dal proprio pediatra o medico di famiglia (medici certificatori) per l’invio telematico ad Inps del certificato medico introduttivo;
  • entro 90 giorni, presentare la domanda (di invalidità civile) ad Inps, per l’ottenimento dell’indennità di accompagnamento;
  • la domanda può essere presentata personalmente (attraverso il sito dell’INPS), oppure tramite i Patronati;
  • a seguito della domanda di indennità di accompagnamento, Inps invierà la convocazione a visita;
  • dopo la visita, verrà inviato il verbale, con il giudizio della Commissione (accoglimento o rigetto della domanda di indennità di accompagnamento);
  • in caso di rigetto della domanda di indennità di accompagnamento, è sempre possibile presentare ricorso, entro 6 mesi dalla ricezione del verbale.

 

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO E MINORI:

  • l’indennità di accompagnamento è rivolta anche ai minori;
  • per i soggetti di età tra i 18 ed i 65 anni è prevista;
    ai fini dell’indennità di accompagnamento, che sia certificato un grado di invalidità civile pari al 100%.

 

Ai minori non si applica alcuna percentualizzazione. Per i minori, dunque, ai fini dell’indennità di accompagnamento, è sufficiente che essi presentino una difficoltà a deambulare autonomamente, oppure che necessitino di assistenza continua, perché incapaci di svolgere, da soli, i comuni atti della vita.

INCAPACITA’ DI COMPIERE GLI ATTI QUOTIDIANI DELLA VITA: COSA SIGNIFICA?

Ai minori spetta l’indennità di accompagnamento se essi manifestano una incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. Ma cosa significa questa definizione?

Inps fornisce una interpretazione molto restrittiva, riferendosi principalmente agli atti elementari della vita (camminare, mangiare, vestirsi, lavarsi, ecc.).

L’INTERPRETAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA

La giurisprudenza, invece, fornisce una interpretazione molto più ampia del requisito della incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita”.

PRESUPPOSTO PER L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO

Secondo la Cassazione, ai fini dell’indennità di accompagnamento:

  • l’incapacità di compiere gli elementari atti giornalieri della vita non deve intendersi solo in senso fisico, cioè come mera idoneità ad eseguire in senso materiale tali atti;
  • l’incapacità di intendere il significato degli atti, la portata, la loro importanza anche ai fini della salvaguardia della propria condizione psico-fisica.

 

Pertanto, l’indennità di accompagnamento deve essere riconosciuta anche in presenza di incapacità di compiere fisicamente gli atti quotidiani della vita, quando la persona debba essere continuamente assistita.

NECESSITA’ DI ASSISTENZA CONTINUA

La necessità di assistenza continua, ai fini dell’indennità di accompagnamento per un minore, sussiste:

  • quando un minore “non è in grado di determinarsi autonomamente”;
  • quando la mancanza di assistenza lo esporrebbe a situazioni di pericolo per sé o per gli altri, quando il minore non possiede la capacità d’intendere il significato, la portata, la necessità e l’importanza degli atti quotidiani “ai fini della salvaguardia della propria condizione psicofisica”.

 

I NOSTRI RICORSI

Nei nostri precedenti ricorsi, abbiamo ottenuto da moltissimi Tribunali il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento in favore di minori con:

  • quadri clinici riferibili ai disturbi dello spettro autistico, ai deficit cognitivi, ai casi più severi di ADHD, associati anche a disturbi oppositivi provocatori, ecc.;
  • minori con diabete, in quanto bisognosi dell’assistenza del genitore per l’essenziale atto quotidiano della somministrazione dell’insulina.

 

E’ importante che i genitori verifichino se le condizioni cliniche dei propri figli integrino o meno i requisiti per ottenere l’indennità di accompagnamento.

Se avete dubbi in merito, o se la vostra domanda per l’ottenimento dell’indennità di accompagnamento è stata rigettata, contattateci, senza impegno.

Operiamo in tutta Italia.

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: REQUISITI

Requisiti anagrafici e reddituali

Non sono previsti limiti di età e di reddito

Requisito sanitario
(solo per i soggetti di età compresa
tra i 18 ed i 65 anni)

Riduzione della capacità lavorativa in misura non inferiore al 100%

Ulteriori requisiti sanitari (alternativi tra loro)


a) impossibilità a deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
b) incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua

Cause di esclusione

Non ha diritto all’indennità di accompagnamento chi è ricoverato gratuitamente nelle strutture sanitarie pubbliche

Come richiederla

1) invio telematico del certificato medico
2) presentazione della domanda
3) visita presso la Commissione
4) ricezione del verbale

Cosa fare in caso di
rigetto della domanda

È possibile presentare ricorso entro 6 mesi dalla ricezione del verbale

Indennità di accompagnamento è un contributo economico destinato agli invalidi civili che hanno i seguenti requisiti: - impossibilità a deambulare senza aiuto permanente di accompagnatore - incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita senza continua assistenza
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